martedì 12 ottobre – I MOSTRI CI SOMIGLIANO

Lotus Associazione Culturale – Piombino
I MOSTRI CI SOMIGLIANO

Martedì 12 ottobre
Centro Culturale Aldo Moro – via Traversagna 4
Cordenons
ore 20,45

Uno degli aspetti più oscuri della società contemporanea: l’abuso di potere. Uno dei contesti più
scomodi: il carcere. Partendo da una riflessione sul ruolo dell’informazione mediatica sul tema, lo
spettacolo è un susseguirsi di quadri che indagano il rapporto tra vittima e carnefice, tra oppresso ed oppressore all’interno del carcere per affrontare una riflessione più ampia sul sistema sociale in cui viviamo. I temi riguardanti abuso, responsabilità, perdita, e (in)giustizia sono rappresentati dagli attori in un crescendo di parole e movimenti da cui emerge una riflessione profonda sui concetti di bene e male, giusto e sbagliato all’interno delle dinamiche sociali in cui si muovono Mostri e Uomini. Sta al pubblico individuare gli uni e degli altri, la sfumata linea di divisione tra i due, e il ruolo della Società nel farsi garante dello status quo.

con: Samuele Alfarano, Francesco Del Cherico, Francesco Di Fraia, Sara Marotta,
Benedetta Melani, Alessio Ricci, Caterina Ridi, Agnese Sforzi
assistenza alla regia: Riccardo Taddei
regia: Chiara Migliorini
Un progetto de I Teatri dell’Anima, Caritas diocesana Concordia-Pordenone, Carcere e Comunità ODV
Con il sostegno di CEI 8×1000, Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Fondazione Buon Samaritano, Casa Madonna Pellegrina, Regione FriuliVG, Fondazione Friuli, EtaBetaTeatro
Con la collaborazione di:
Ortoteatro
Comune di Cordenons e
Teatri del Sacro
Organizzazione: EtaBetaTeatro
Info tel. 333.6785485
e.mail: info@etabetateatro.org – www.iteatridellanima.it
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti.
Nel rispetto delle normative anti-covid19 è richiesto il Green Pass.
Gradita un’offerta libera e responsabile. Prenotazione suggerita.

Venerdì 27 agosto – L’ACQUASANTISSIMA

Fabrizio Pugliese – URA Teatro
L’ACQUASANTISSIMA

Venerdì 27 agosto
Cortile palazzo Wassermann
Toppo di Travesio – PN
Ore 21

Com’è possibile all’interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime? La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione. Grazie a questo i mafiosi hanno costruito un’immagine di se da ‘uomini d’onore’, paladini dell’ordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi: la mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere.
In scena è un mafioso stesso a parlare: le storie e fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo con l’intento non di condannare (troppo facile e troppo spesso acquiescente), ma porre domande, spunti di riflessione ragionare e ripensare quella giusta e ‘complessa’ etica religiosa e sociale dove intenzione e responsabilità hanno pari forza e valore. Il testo dello spettacolo nasce da un lunghissimo lavoro di ricerca sulla ‘ndrangheta per sondarne la natura arcaica, la capacità silenziosa di ramificare le proprie azioni criminali, con quella commistione di rituali e regole di comportamento interne estremamente complesse, quasi fosse una società parallela a quella ufficiale.

Testo di Francesco Aiello e Fabrizio Pugliese
diretto e interpretato da Fabrizio Pugliese
musiche Remo Da Vico
collaborazione alla regia Francesco Aiello

URA Teatro.
URA è parola presa in prestito dalla vicina Albania. Sta per ponte.

Evento in collaborazione con TravesioTuttoTeatro

Sabato 28 agosto – ULTIMI, racconti dalle frontiere

EtaBeta Teatro
ULTIMI – racconti dalle frontiere

Sabato 28 agosto
Castello Alimonda
Sagrado – GO
Ore 21

Domenica 29 agosto
Loggia del Lionello
Udine
Ore 21

 

Narrare e viaggiare, o migrare, se vogliamo, sono tra le attività umane più antiche ed importanti per l’uomo. Viaggio per poi raccontare di ciò che ho veduto, per condividere saperi, o forse fuggo in cerca di una vita migliore, e ti racconto com’era l’inferno.
Ma il sistema mediale racconta una realtà parallela così vicina al reale da essere in effetti evanescente: le città distrutte o i corpi di bambini sulle spiagge ci appaiono forti e sconvolgenti solo per pochi istanti, il tempo breve di una digestione per poi passare al prossimo fatto.

Tutto è partito dall’ esplorare il Friuli, terra di frontiera da sempre; così una città, Aquileia, è diventata una favola per raccontare l’importanza dell’incontro e della tolleranza, e un fatto storico, la Crudel Joibe, si è frammentato in una serie di racconti di violenze e sofferenza spostati nel tempo e nello spazio, perché certe dinamiche appartengono all’uomo ed al mondo intero.

A distanza, usando i media, abbiamo creato un corale di piccole storie, di memorie, di viaggi e di frontiere, di antiche città dove incrociarsi era vitale.
Ci siamo incontrati infine, e quello che avevamo elaborato a distanza è diventato corpo e voce e racconto e azione teatrale, per cantare di quelli che la frontiera divide, che la guerra devasta, che l’odio offende, per raccontare degli ultimi.

con: Andrea Chiappori, Simone Floreani, Fabio Miotti,
Irene Missera, Maria Grazia Passon, Alessia Saraniti.
Regia di Fabrizio Pugliese – Drammaturgia della compagnia.
Progetto in partnership con URA teatro, Associazione Teatrale Friulana, Erbamil
Co-produzione EtabetaTeatro/I Teatri dell’Anima e Associazione Teatrale Friulana;

Eventi in collaborazione con Gruppo Teatro Sagrado e VOX POPULI

Domenica 29 agosto – ULTIMI, racconti dalle frontiere

EtaBeta Teatro
ULTIMI – racconti dalle frontiere

Sabato 28 agosto
Castello Alimonda
Sagrado – GO
Ore 21

Domenica 29 agosto
Loggia del Lionello
Udine
Ore 21

 

Narrare e viaggiare, o migrare, se vogliamo, sono tra le attività umane più antiche ed importanti per l’uomo. Viaggio per poi raccontare di ciò che ho veduto, per condividere saperi, o forse fuggo in cerca di una vita migliore, e ti racconto com’era l’inferno.
Ma il sistema mediale racconta una realtà parallela così vicina al reale da essere in effetti evanescente: le città distrutte o i corpi di bambini sulle spiagge ci appaiono forti e sconvolgenti solo per pochi istanti, il tempo breve di una digestione per poi passare al prossimo fatto.

Tutto è partito dall’ esplorare il Friuli, terra di frontiera da sempre; così una città, Aquileia, è diventata una favola per raccontare l’importanza dell’incontro e della tolleranza, e un fatto storico, la Crudel Joibe, si è frammentato in una serie di racconti di violenze e sofferenza spostati nel tempo e nello spazio, perché certe dinamiche appartengono all’uomo ed al mondo intero.

A distanza, usando i media, abbiamo creato un corale di piccole storie, di memorie, di viaggi e di frontiere, di antiche città dove incrociarsi era vitale.
Ci siamo incontrati infine, e quello che avevamo elaborato a distanza è diventato corpo e voce e racconto e azione teatrale, per cantare di quelli che la frontiera divide, che la guerra devasta, che l’odio offende, per raccontare degli ultimi.

con: Andrea Chiappori, Simone Floreani, Fabio Miotti,
Irene Missera, Maria Grazia Passon, Alessia Saraniti.
Regia di Fabrizio Pugliese – Drammaturgia della compagnia.
Progetto in partnership con URA teatro, Associazione Teatrale Friulana, Erbamil
Co-produzione EtabetaTeatro/I Teatri dell’Anima e Associazione Teatrale Friulana;

Eventi in collaborazione con Gruppo Teatro Sagrado e VOX POPULI

Mercoledì 1 settembre – INVISIBILI

Mohamed Ba – Senegal
INVISIBILI
Mercoledì 1 settembre
Parco Castello di Torre – Pordenone
Ore 21

“INVISIBILI” è uno spettacolo teatrale che ripercorre il cammino di due cittadini africani che s’incontrano su una spiaggia, e cercano a tutti i costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera.
Che ne sarebbe della nostra vita se, per misterioso caso, non fossimo nati qui ma nel “Terzo Mondo”?
Ciò che per noi è scontato (studiare, mangiare, avere casa e cure, lavorare, persino invecchiare!…) là non lo sarebbe affatto.
Così, negli occhi di due africani, il bisogno raddoppia il sogno.
In questo spettacolo, Mohamed BA è contemporaneamente il custode della tradizione africana e il rinnovatore che canta le contraddizioni storiche, sociali e politiche, i sogni, le speranze, i dolori delle comunità africane di fronte al dramma e dei viaggi di migrazione e le speranze di chi lascia tutto senza dimenticare nulla.

Mohamed Ba
“…cerco di costruire un ponte che colleghi il meglio di quello che determina il mio essere africano prima, senegaliano poi, con il meglio che il territorio che mi ospita mi offre.”
“Avevamo scelto i modelli di sviluppo dando ampio spazio al denaro mortificando cosi l’essenza umana.”

Venerdì 3 settembre – PAROLE E SASSI

Valentina Rivelli – Teatro della Sete – Udine
PAROLE E SASSI  la storia di Antigone in un racconto-laboratorio per le nuove generazioni

Venerdì 3 settembre
Cortile palazzo Wassermann
Toppo di Travesio – PN

Ore 18 – per ragazzi dagli 8 anni in su, anche accompagnati da un genitore
Ore 21 – per tutti

La Tragedia di Antigone raccontata con un allestimento semplice e scarno, fatto di parole e sassi. Antica vicenda di fratelli e sorelle, di patti mancati, di rituali, di leggi non scritte e di ciechi indovini, è stata narrata nei secoli a partire dal dramma scritto dal poeta greco Sofocle nel 440 a.C.

Ora, diciotto attrici, ognuna nella propria regione, solo con un piccolo patrimonio di sassi, la raccontano alle nuove generazioni, che a loro volta la racconteranno ad altri.
Prima di iniziare il Racconto, l’attrice fa un patto: se GLI UDITORI riterranno la storia di Antigone importante, allora dovranno ri-raccontarla a più persone possibili.
Il Racconto ha una durata di 45 minuti e nel Laboratorio che segue, l’attrice e i bambini lavoreranno insieme sui temi della tragedia: l’essere fratelli e il prendersi cura, la giustizia e le leggi non scritte, la disobbedienza e il potere;
mentre gli adulti dialogheranno sugli stessi temi con la facilitazione di Annamaria Lo Monaco, formatrice e counselor Gestalt-filosofica.

Teatro della Sete
“…un linguaggio ironico, poetico, che veste l’emozione di pensiero, parola e gesto.”

Evento in collaborazione con TravesioTuttoTeatro

Sabato 18 settembre – MARTA

Servi di Scena – Matearium – San Daniele del Friuli – UD
MARTA – concerto per voce e straordinarius

Sabato 18 settembre
Chiostro Chiesa di San Giacomo
Polcenigo – PN
Ore 18

 

Strega, santa, ribelle e avvolta da un grande fascino misterioso Marta Fiascaris agitò la vita religiosa friulana del ‘600.
Considerata da molti studiosi una protofemminista, Marta fu al centro di uno dei più lunghi e controversi processi della Santa Inquisizione del XVII secolo che la condannò a dieci anni di carcere. Il 2 febbraio 1656 Marta leggerà pubblicamente la sua abiura, morirà poi nel 1672 dimenticata da anni.
Emersa dagli archivi storici della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, questa vicenda ha ispirato un’accurata ricerca ad opera di MateàriuM sviluppatasi poi in un progetto artistico dedicato alla santa mancata.
L’evento si colloca a metà strada tra il concerto di musica colta e la performance teatrale. Il pubblico è accompagnato dalle suggestive composizioni che rievocano una storia dimenticata della nostra terra. L’affascinante riverbero dello Straordinarius e la versatile potenza dell’interpretazione vocale compongono un intreccio armonico in grado di avvolgere lo spettatore.

con Laura Giavon e Davide Ceccato
composizione Matteo Sarcinelli
ideazione e regia Alessandro Di Pauli e Paolo Nikli

Servi di Scena
Un collettivo di creatori e creatrici che attraverso sentieri differenti giungono ad uno spazio condiviso chiamato teatro

GLI ULTIMI – Laboratorio teatrale e spettacolo

Etabeta Teatro

GLI ULTIMI – Laboratorio teatrale e spettacolo

Il Festival I Teatri dell’Anima VII avvia un laboratorio teatrale che porterà alla produzione di uno spettacolo dedicato ad Aquileia e ai riflessi determinati dalla caduta del patriarcato.
Il progetto trova ispirazione dai fatti che nel 15° secolo portarono alla ribellione della contadinanza e alla “Crudel Zobia Grassa”. Il tutto riletto e proposto in una visione contemporanea.

Il laboratorio si svolgerà in 10 incontri online + alcuni supplementari, in presenza, che saranno definiti sulla base dei limiti determinati dall’emergenza COVID, ed in sede da definirsi.

Tali incontri costituiranno un blocco formativo indipendente e al termine dello stesso i saranno individuati i partecipanti allo spettacolo e indirizzati a parti individuali o di gruppo sulla base delle caratteristiche e della disponibilità degli stessi.

Il progetto è diretto da Fabrizio Pugliese di UraTeatro, con l’assistenza di Andrea Chiappori e di Etabeta Teatro.

Il debutto dello spettacolo è previsto entro la primavera/inizio-estate 2021 e prevede una sessione concentrata di prove.

Potranno partecipare al laboratorio attori interessati di tutte le età ma verrà data preferenza ai giovani di età compresa tra 18 e 35 anni.

Il progetto è organizzato e sostenuto da Etabeta Teatro, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Friuli e dell’Associazione Teatrale Friulana.
Il costo di partecipazione al laboratorio è previsto in euro 80,00 che potrà essere sostenuto dai partecipanti o dalle compagnie teatrali di riferimento.
Le spese di produzione dello spettacolo saranno interamente sostenute dai finanziatori.

E’ previsto un incontro informativo online su piattaforma Zoom per il quale verrà comunicato un invito.

Chiediamo agli interessati (singoli e compagnie) di manifestare l’interesse alla partecipazione entro e non oltre la data del 3 marzo 2021 ai contatti sottocitati.

Presentazione progetto agli interessati giovedì 4 marzo 2021 – ore 20,30 (incontro online su piattaforma Zoom)

EtabetaTeatro
Tel. 333.6785485 (Chiara) o 348.5120206 (Andrea)
email: andrea.etabeta@gmail.com

downloadSchedaCompletaLab

Domenica 4 ottobre 2020 – STABAT MATER – creazione per sei voci e un tempio

I TEATRI DELL’ANIMA – ANTEPRIMA 2020

Evento speciale in collaborazione con l’Arlecchino Errante – XXIV edizione

Faber Teater
STABAT MATER

Domenica 4 ottobre 2020

CHIESA del BEATO ODORICO

Via Beata Domicilla 2 – PORDENONE

Ore 17 e ore 20,30

STABAT MATER – creazione per sei voci e un tempio

con Lucia Giordano, Marco Andorno, Francesco Micca, Paola Bordignon, Sebastiano Amadio, Lodovico Bordignon musiche e drammaturgia musicale di Antonella Talamonti

Un concerto vocale molto emozionante di musiche nuove ed originali scritte su testi e liturgie tradizionali. La voce che dialoga con gli echi del luogo sacro meditando sulla esperienza umana del dolore.

Sedetevi.

Sedetevi ed ascoltate.

Ascoltate le voci del lutto e del dolore, le voci dello scandalo della morte, le voci dell’ingiustizia contro l’innocente, le voci della perdita incolmabile, le voci della ricerca di consolazione. Ascoltate i suoni portati da lingue e da mondi diversi.

Ascoltate i suoni che alterano il tempo, le voci che riportano nel presente, accanto al dolore di oggi, il dolore di tutti quelli che ci hanno preceduto.

Per trasformarlo, superarlo e riprendere il cammino.

 

EVENTO SPECIALE, organizzato in collaborazione con Arlecchino Errante Pordenone – XXIV edizione,

con il sostegno di: Comune di Pordenone, Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli.

Contatti, info e biglietteria:

L’Arlecchino Errante Pordenone
📞 3518392425
Prenotazione obbligatoria
Durata 40 min.
N. posti diponibili per replica : 50

EtaBetaTeatro- tel. 333.6785485

 

I Teatri dell’Anima 2020

Un momento di incontro tra teatro, spiritualità , luoghi e arte.

Un nuovo respiro comune tra spiritualità , storia e drammaturgia.

Sito web: www.iteatridellanima.it

Facebook: I teatri dell’anima

Sabato 26 settembre – GIOBBE, storia di un uomo semplice

I TEATRI DELL’ANIMA – ANTEPRIMA 2020

Roberto Anglisani
GIOBBE

storia di un uomo semplice

Sabato 26 settembre 2020
CHIESA-CONVENTO DI SAN GIACOMO APOSTOLO
POLCENIGO – PN

Ore 16,00 – Visita guidata alla chiesa e all’organo
Ore 17,00  spettacolo

 

 

 

 


dal romanzo di Jospeh Roth
adattamento e regia di Francesco Niccolini
consulenza letteraria e storica Jacopo Manna
Spettacolo vincitore de “I Teatri del sacro” 2017

«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molta passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah».

Così inizia questo racconto, che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all’America, dalla guerra russo giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.

Roberto Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico di Mendel Singer, «Noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge», per questo Mendel – e tutti gli altri – fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio, e il dolore mette a dura prova anche l’uomo più giusto.

“Giobbe” – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni: ma, attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente, ricco di compassione e accompagnati da un sorriso, lieve, dolcissimo, che spinge tutti i protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po’ di più.

Ore 16,00 – Visita guidata al settecentesco organo “G. Pescetti” e alla chiesa di S. Giacomo e all’esposizione di paramenti sacri e arredi liturgici risalenti ai sec. XVII e XVIII.
Previa prenotazione al 333.6785485
La visita, a cura del prof. Dante Tizianel, consiste in una breve introduzione storica della chiesa e del convento francescano, fondati prima del 1262, e nella descrizione delle principali opere d’arte (affreschi, pale d’altare, coro…). A seguire verrà presentato l’organo settecentesco costruito dall’organaro Giacinto Pescetti nel 1732/33 per la chiesa del monastero dei SS. Biagio e Cataldo alla Giudecca e acquistato dalla parrocchia di Polcenigo nel 1810. Brevi esecuzioni dimostrative integreranno l’illustrazione dello strumento. Uscendo si potrà dare uno sguardo alla sacristia dove è stata allestita una esposizione di paramenti sacri e arredi liturgici risalenti ai sec. XVII e XVIII.”
I Teatri dell’Anima 2020
Un momento d’incontro tra teatro, spiritualità, luoghi e arte.
Un nuovo respiro comune tra spiritualità, storia e drammaturgìa.

Per informazioni complete sullo spettacolo e la visita guidata e per le prenotazioni:
EtaBetaTeatro- tel. 333.6785485
info@etabetateatro.org
Sito web: www.iteatridellanima.it
Facebook: I teatri dell’anima
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà all’interno della chiesa
Organizzazione: EtaBetaTeatro
Con il sostegno di: Comune di Polcenigo, Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e la collaborazione di: Parrocchia San Giacomo – Polcenigo, Pro Loco Polcenigo

ingresso libero fino ad esaurimento posti (nel rispetto del protocollo di sicurezza COVID)