Venerdì 13 dicembre – ACQUASANTISSIMA

FABRIZIO PUGLIESE
ACQUASANTISSIMA
Venerdì 13 dicembre
CHIESA DEL CRISTO
PORDENONE
ore 20.15 – benvenuto in musica
ore 20.45 – spettacolo – ingresso libero

Com’è possibile all’interno della stessa Chiesa la presenza di un Dio dei carnefici e un Dio delle vittime? La mafia può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione. Grazie a questo i mafiosi hanno costruito un’immagine di se da ‘uomini d’onore’, paladini dell’ordine che fanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi: la mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere. In scena è un mafioso stesso a parlare: le storie e i fatti sono filtrati attraverso il suo sguardo con l’intento non di condannare (troppo facile e troppo spesso acquiescente), ma di porre domande, spunti di riflessione, ragionare e ripensare quella giusta e ‘complessa’ etica religiosa e sociale dove intenzione e responsabilità hanno pari forza e valore. Il testo dello spettacolo nasce da un lunghissimo lavoro di ricerca sulla ‘ndrangheta per sondarne la natura arcaica, la capacità silenziosa di ramificare le proprie azioni criminali, con quella commistione di rituali e regole di comportamento interne estremamente complesse, quasi fosse una società parallela a quella ufficiale.

Testo di Francesco Aiello e Fabrizio Pugliese
diretto e interpretato da Fabrizio Pugliese
musiche Remo Da Vico
collaborazione alla regia Francesco Aiello


Dopo lo spettacolo,
l’attore incontrerà il pubblico.